
Ecco, gli anni passati sembrano essere stati una rappresentazione continua, spacciata per realtà - come del resto fa il teatro, agli spettatori viene richiesta, per mutuo accordo, la sospensione dell'incredulità- ed ora che il sipario si rialza a fine recita, i trucchi usati sono chiaramente visibili. Ecco "come avevano fatto a" spacciare per eroi osannati e perseguitati (come Otello) attori di scarsa levatura. Ecco come intere claque venivano organizzate ad hoc, come le inquadrature televisive costruivano piazze strabordanti e roboanti di felicità. Eccoli lí, i trucchi, ancora una volta semplici. Tutto uguale al teatro. Con la palese differenza che l'intrattenimento in teatro affascina per qualche ora, lasciandoci piú poveri di pochi euro e ricchi (se lo spettacolo vale la pena) di emozioni, incommensurabili.
Questo intrattenimento nazionale é durato diciassette anni, e credo abbia impoverito il paese intero sia a livello economico, sociale, etico che -sopratutto - culturale. E decisamente lo spettacolo non é valso la pena di esser visto (e vissuto).
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