mercoledì 14 maggio 2014

La differenza della croisette


Blando, attraversando una variegata umanitá suddivisa in caste, mi dirigo verso il festival più mondano e modaiolo del pianeta. Ci sono quelli in smoking e occhiali da sole (e sono tanti), piazzati intorno ai tappeti rossi, vero luogo del delitto del festival. Fra poco la Kidman e Tim Roth sfileranno, con facce meste, per la prima di Grace. Forse hanno il presagio del flop. Poi ci sono quelli che cercano disperatamente un biglietto, un last minute per entrare a vedere un film che non resterá negli annali. Anche questi sono tanti, accalcati intorno alle transenne, perennemente dotati di camera, telefonino o ipad, a immortalare le nuche delle moltitudini anismanti di fronte a loro. Poi c'è la casta a cui appartengo, mediana. Fregiati da un badge, una targhetta identificativa con tanto di foto - appena arrivi te ne scattano una: il badge ti fa accedere ovunque, alle proiezioni come alla marchè, il mercato. Siamo invisibili, e tutti invariabilmente qui con un solo obiettivo: fare il prossimo film o piazzare quello giá fatto. E siamo, anche noi, in tanti. Produttori principalmente, poi sceneggiatori, registi (pochi, a dire il vero), venditori, distributori. Tutta la fiumana che compone la parte business. Il nostro credo é: building connections. Come un mantra. Le connessioni, le relazioni sono tutto. Hai un incontro alle otto in ascensore. Preparati a presentare il film (pitching) in meno di 30 secondi. Se poi scopri che stavi raccontando la grande opera al tizio che porta i giornali ai piani, pazienza, tutto fa. Mollagli un biglietto da visita, comunque. Magari porta il giornale alla porta del finanziatore giusto e preso da un impeto divino racconta la tua storia e molla il tuo biglietto da visita, tutto fa. Certo, e con grande differenza rispetto al festival di Berlino, qui tutto si srotola in maniera più rilassata. Se la berlinale è una corsa continua, con tempi contingentati, dove ogni dettaglio sembra pompare verso l'assertivitá quasi militaresca (per caritá. È sempre il magico mondo del cinema) sulla croisette sembra di essere alle bahamas. Sará la stagione, sará la brezza del mare, eppure. Cannes permette di bere un aperitivo, mentre guardi in lontananza il roboante carrozzone mettersi in moto, e - tutto sommato - questo fa la differenza.

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